Il disturbo di panico e la psicologia corporea

Quando la sofferenza emotiva si esprime attraverso il corpo

Il disturbo di panico, caratterizzato da stati di angoscia intensi e improvvisi percepiti soprattutto a livello corporeo, pone la persona che lo sperimenta, nella condizione di sentirsi “tradito” da un corpo che non riesce più a dominare e che si pone al di fuori del suo diretto controllo. Il panico è soprattutto un “inganno” della mente e anche se il soggetto ne è consapevole, finisce ogni volta col credere a tali bugie e a temere di stare sul punto di morire o di impazzire o di svenire.

Il fiato si fa corto e affannoso, i battiti del cuore iniziano ad accelerare, le gambe a tremare e, come un “fulmine a ciel sereno”, ecco sopraggiungere la crisi panica e con essa l’erronea interpretazione in senso catastrofico delle sensazioni somatiche.

La paura di avere un altro attacco di panico spinge l’individuo ad adottare strategie di evitamento preventive che gradualmente lo isolano dagli altri e compromettono il suo funzionamento a livello sociale, familiare e professionale.

Immagine rimossa.

Spesso, dietro il disturbo di panico, c’è la tendenza a reprimere e a negare parti di sé ritenute inadeguate, trincerandosi dietro un falso sé e un’immagine idealizzata orientata al perfezionismo, che spinge la persona a voler essere sempre all’altezza delle aspettative degli altri, a discapito dei propri bisogni e limiti personali.

Ed ecco che il panico giunge per far “crollare” tale immagine illusoria e per “svelare” parti di sé vulnerabili e rinnegate.
Poiché spesso vi è difficoltà nel saper leggere e riconoscere le proprie emozioni, il corpo si fa carico, attraverso i sintomi del panico, di manifestare un malessere che non risiede nel somatico ma nello psichico.

Per tale motivo la terapia più efficace, soprattutto nella fase acuta del disturbo, sembra essere quella che adotta un approccio integrato, utilizzando il corpo come porta di accesso al mondo interiore della persona.

È fondamentale tenere presente che l’emozione si sperimenta soprattutto attraverso il corpo, che funge da importante cassa di risonanza. Per tale motivo, la terapia corporea può essere molto utile nell’aiutare la persona a “leggere” e a comprendere i sintomi somatici e a dare loro un significato emotivo.
L’obiettivo dell’approccio corporeo è aiutare la persona:

  • Ad una maggiore consapevolezza di sé e dei propri bisogni;
  • Ad accedere a qualità e risorse;
  • A ristabilire un fiducioso dialogo tra mente e corpo.

Il corpo da “traditore”, perché portatore di sintomi che sfuggono al controllo, torna ad essere un importante strumento di guarigione, serenità e benessere.

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